di Mariarosa Rigotti
Riparte questo pomeriggio, alle 15.30, “Gorizia Nascosta. Le voci del silenzio” un ciclo di appuntamenti che già l’anno scorso registrò tanto riscontro. Firmata dal Centro Teatro animazione e figure, il programma prevede due incontri questo fine settimana e altrettanti il prossimo snodandosi in un «tour storico teatrale per le vie della città, alla scoperta della storia della Comunità ebraica goriziana». Va sottolineato che nel 2020 questo evento aveva segnato la chiusura delle attività in presenza e che quest’anno è stato inserito nell’ambito degli appuntamenti della “Setemane de culture furlane”, promossa dalla Società Filologica Friulana.
Graziadio Isaia Ascoli
Il percorso durerà un’ora e mezza circa: «E’ una camminata – spiegano dal Cta – fra le vie della città; è voci, suoni e musica che guidano lo spettatore nel cuore di una Gorizia antica, alla scoperta dei suoi angoli più affascinanti e inaspettati; è storia di una Comunità ebraica che proprio in quegli edifici e in quelle strade ha scritto il suo percorso». Un importante progetto a cura di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. I testi e la voce narrante sono della stessa Caruzzi con un contributo di Francesca Valente, mentre il progetto sonoro e le musiche sono di Claudio Parrino; le voci sono quelle di Serena Di Blasio, Riccardo Maranzana e Adriana Vasques, la ricerca musicale e il canto della stessa Vasques. Invece, la storia di “Shlemiel va a Varsavia” è interpretata dal vivo da Serena Di Blasio. Vengono citati testi dalla Bibbia e dai racconti di Isaac Singer.
Dunque, in questa “immersione” in importanti pagine della storia goriziana, i partecipanti saranno dotati di cuffie entrando in un’atmosfera ricca di suggestione. Infatti, il percorso prevede che «cammineranno immersi in un’atmosfera ovattata, dove spazio e tempo s’intrecciano e permettono di scoprire storie lontane dal nostro tempo, ma molto vicine al sentire umano. Una voce narrante, che si muove tra presente e passato, suggerisce un percorso ricco di evocazioni, suggestioni, canti, video e interventi dal vivo».
Roberto Piaggio
E, così, viene anticipato che «attraverso la parola di chi ha avuto un legame con alcune strade o palazzi della città, sarà possibile ascoltare la memoria dei luoghi, gli odori e i suoni. Si potrà conoscere l’ex quartiere ebraico di Gorizia e la sua Sinagoga, il teatrino di Lele Luzzati e la storia di Esther; la casa natale di Graziadio Isaia Ascoli; la via Rastello, che è la più antica via di Gorizia, e le vicende del giovane Carlo Michelstaedter». Dal Cta per questa iniziativa arriva un ringraziamento al professor Marzio Porro per il prezioso contributo proprio su Graziadio Isaia Ascoli; inoltre, rivolge un grazie per la preziosa collaborazione e la disponibilità a: Lorenzo Drascek, presidente dell’Associazione Amici di Israele; alla Società Filologica Friulana, alla Casa Mischou e all’associazione Krajevna skupnost Nova Gorica.
“Shlemiel va a Varsavia”
Va anche detto che il progetto è realizzato con il sostegno di PromoTurismoFvg, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e Comune di Gorizia.
E, venendo alla scaletta degli incontri, ricordiamo: l’appuntamento di oggi, sabato 8 maggio, è alle 15.30, domani alle 11 e alle 15.30; sabato 15 e domenica 16 gli orari saranno gli stessi. Il luogo di ritrovo è il giardino Farber in via Ascoli 19, venti minuti prima dell’orario di partenza per facilitare la procedura di registrazione. Si sottolinea che la prenotazione è obbligatoria chiamando lo 0481.537280 o il 335.1753049 o scrivendo a organizzazione@ctagorizia.it. Il biglietto unico è di 15 euro. Inoltre, è importante portare un documento d’identità e, stando a quanto previsto dalla normativa anti-Covid, sarà obbligatorio indossare la mascherina per tutta la durata del percorso e mantenere la distanza fisica di un metro.
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E stamane Grado la consegna
del Premio Isola delle Donne
E da Gorizia scendiamo a Grado, dove proprio oggi si chiude la tre giorni che il Comune ha dedicato alle storie di donne e ai talenti al femminile del nostro tempo. In diretta streaming dal terrazzo della Biblioteca Comunale, alle 12.15, sarà consegnato il Premio Grado Isola delle Donne 2021 che, quest’anno, va a Francesca Delogu, la giornalista originaria di Udine, ormai da molti anni milanese d’adozione e dal 2013 direttrice responsabile di una delle più̀ note riviste di settore, Cosmopolitan Italia, mensile per eccellenza sull’universo femminile, che vanta 58 edizioni internazionali. A consegnarlo l’assessore comunale alle Pari opportunità, Federica Lauto, ideatrice e organizzatrice del festival in collaborazione con Vuesse&C di Paola Sain e Daniela Volpe. Il Premio, istituito nel 2018, è nato per celebrare le donne originarie del Friuli Venezia Giulia che hanno ottenuto riconoscimenti e ruoli di grande responsabilità̀ nella loro attività̀ e professione. Il festival “Grado Isola delle Donne” la premia con la motivazione: “Una donna che con il suo impegno, capacità e carisma è riuscita a imporsi ai massimi livelli della sua professione facendo della passione e del talento un inesauribile motore di operosità e successo”. Dopo la consegna del Premio, un incontro-intervista condotto dalla giornalista Rai Marinella Chirico.
Ad apertura dell’ultima giornata di festival un atteso appuntamento con l’arte del cibo e della cucina. Protagonista dalle 11 la chef Cristina Lunardini: romagnola doc, è la “zia Cri” del programma di Raiuno condotto da Antonella Clerici “E’ sempre mezzogiorno”. Volto noto anche di Alice Tv grazie al successo del suo programma “Le mani in pasta”, scopriremo il suo amore per la cucina che risale all’infanzia, il richiamo del cibo come cultura e dono è stato più forte di qualsiasi altra aspirazione: «La cucina per me non è mai stata solo un lavoro, ma una parte molto importante della vita. Ha sempre rappresentato la condivisione di momenti importanti: regalare del cibo cucinato con le proprie mani è forse tra i più bei gesti d’affetto». Da anni impegnata nel sociale, collabora con la Comunità di San Patrignano, dove, racconta «è terapeutico lavorare nella grande cucina su due livelli come se fossimo a casa. Così come fa stare bene condividere. Perché il cibo condiviso è il cibo del conforto. È altruismo e generosità».
Ultimo appuntamento, stamane, anche con il tour virtuale sulle tracce di Maria Callas e Pier Paolo Pasolini durante le riprese del film Medea nella laguna gradese, dal titolo “Divina Laguna”: un format interattivo a prenotazione obbligatoria ideato e condotto da Giulia Naitza sulla piattaforma Lapwing tours. Per prenotarsi e ricevere il link per il collegamento basta inviare una mail a isoladelledonnegrado@gmail.com
Francesca Delogu
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In copertina, scorcio di via Rastello, la strada più antica di Gorizia.